L'aloe vera è una pianta succulenta originaria dell'Africa, del Madagascar, dell'Arabia e dell'India, molto apprezzata per le sue proprietà benefiche, antinfiammatorie e cicatrizzanti. Si tratta di una pianta ornamentale e curativa, che può essere coltivata sia in casa che in giardino, con poche e semplici accortezze. In questo articolo vedremo come coltivare e curare l'aloe vera, e come utilizzare le sue foglie per ottenere succo e gel.
Coltivazione e cura dell'aloe vera in casa
L'aloe vera è una pianta che ama il sole e le temperature miti, tra i 20 e i 30°C. Per coltivarla in casa, è quindi importante scegliere una posizione luminosa e soleggiata, come una finestra esposta a sud o a ovest. L'aloe vera non tollera il freddo e le gelate, quindi in inverno è bene spostarla in un luogo riparato e caldo, come una serra o una veranda. Se la temperatura scende sotto i 10°C, è consigliabile coprire la pianta con un telo o un cappuccio di tessuto-non tessuto, che la protegga dal gelo ma che lasci passare l'aria.
Per coltivare l'aloe vera in vaso, è necessario scegliere un contenitore di dimensioni adeguate alla pianta, con dei fori di drenaggio sul fondo. Il terriccio ideale per l'aloe vera è quello specifico per le piante grasse, leggero e sabbioso, che favorisce lo scolo dell'acqua in eccesso. Si può anche preparare un substrato casalingo, mescolando terra universale, sabbia grossolana e perlite o pomice. Il rinvaso dell'aloe vera va fatto ogni 2 o 3 anni, quando il vaso diventa troppo stretto per la pianta.
L'irrigazione dell'aloe vera in vaso va fatta con moderazione, evitando di bagnare le foglie e il fusto. In primavera e in estate, è sufficiente annaffiare la pianta una volta a settimana, controllando che il terreno sia asciutto tra un'innaffiatura e l'altra. In autunno e in inverno, si può ridurre la frequenza delle irrigazioni, a seconda della temperatura e dell'umidità ambientale. L'aloe vera è una pianta che resiste alla siccità , ma soffre per l'eccesso di acqua, che può causare il marciume delle radici e delle foglie.
La concimazione dell'aloe vera in vaso va fatta solo durante il periodo vegetativo, da aprile a settembre, usando un concime liquido per piante grasse, diluito nell'acqua di irrigazione. Si consiglia di concimare la pianta una volta al mese, seguendo le dosi indicate sulla confezione del prodotto. Il concime deve essere ricco di potassio e povero di azoto, per favorire la fioritura e la produzione di gel.
Coltivazione e cura dell'aloe vera in giardino
L'aloe vera può essere coltivata anche in giardino, se si vive in una zona dal clima mite e senza gelate. In questo caso, bisogna scegliere una zona soleggiata e riparata dal vento, dove piantare l'aloe vera in primavera o in estate. Il terreno ideale per l'aloe vera è quello sabbioso e drenante, che non ristagni l'acqua. Se il terreno è troppo argilloso o compatto, si può migliorare la sua struttura aggiungendo della sabbia o del materiale lapideo. Si può anche creare una baulatura intorno alla pianta, per evitare il contatto con l'acqua piovana.
L'irrigazione dell'aloe vera in giardino va fatta solo quando il terreno è asciutto, evitando di bagnare le foglie e il fusto. In primavera e in estate, si può annaffiare la pianta una volta ogni 10 o 15 giorni, mentre in autunno e in inverno si può sospendere l'irrigazione, se le piogge sono sufficienti. L'aloe vera è una pianta che tollera bene la siccità , ma non l'umidità stagnante, che può provocare il marciume delle radici e delle foglie.
La concimazione dell'aloe vera in giardino va fatta solo durante il periodo vegetativo, da aprile a settembre, usando un concime granulare per piante grasse, da spargere sul terreno intorno alla pianta. Si consiglia di concimare la pianta una volta ogni 2 o 3 mesi, seguendo le dosi indicate sulla confezione del prodotto. Il concime deve essere ricco di potassio e povero di azoto, per stimolare la fioritura e la produzione di gel.
Riproduzione dell'aloe vera
L'aloe vera si riproduce facilmente per via vegetativa, sfruttando i polloni o le talee che si formano alla base della pianta madre. I polloni sono delle piccole piante che crescono attaccate al fusto principale, e che si possono staccare con delicatezza quando hanno raggiunto una certa dimensione, almeno 10 o 15 cm. Le talee sono invece delle porzioni di foglia che si possono tagliare con un coltello affilato e disinfettato, scegliendo le foglie più esterne e più mature. Sia i polloni che le talee vanno lasciati asciugare per qualche giorno, in un luogo asciutto e ombreggiato, in modo che si formi una pellicola cicatrizzante sulla parte tagliata.
Per piantare i polloni o le talee, si può usare lo stesso terriccio o substrato usato per la pianta madre, ricordando di scegliere un vaso con fori di drenaggio. Si fa un buco nel terreno e si inserisce il pollone o la talea, facendo attenzione a non seppellire il fusto o la foglia. Si compatta bene il terreno intorno alla piantina e si annaffia leggermente. Si tiene il vaso in un luogo luminoso ma non esposto al sole diretto, e si annaffia solo quando il terreno è asciutto. Dopo qualche settimana, la piantina avrà radicato e potrà essere spostata in un luogo più soleggiato.
Usi delle foglie di aloe vera
L'aloe vera è una pianta dalle molteplici proprietà benefiche, sia per uso interno che esterno. Dalle sue foglie si può estrarre il succo o il gel, che si possono usare per preparare bevande, cosmetici, rimedi naturali e prodotti per la casa. Il succo si ottiene spremendo le foglie intere, mentre il gel si ottiene tagliando le foglie a metà e raschiando la polpa trasparente con un cucchiaino. Il succo e il gel si possono conservare in frigorifero per qualche giorno, oppure si possono congelare in piccoli contenitori o in cubetti di ghiaccio, per averli sempre a disposizione.
Il succo e il gel di aloe vera hanno proprietà idratanti, lenitive, cicatrizzanti, antinfiammatorie, antibatteriche, antiossidanti e immunostimolanti. Per uso interno, si possono assumere per favorire la digestione, depurare l'organismo, contrastare la stitichezza, rinforzare il sistema immunitario, abbassare il colesterolo e il glucosio nel sangue.
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